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Secondo i dati della piattaforma di ricerca SoSoValue, il 28 aprile, l’ETF Spot di BlackRock, iShares Bitcoin Trust, noto con il ticker IBIT, ha raccolto ben 970 milioni di dollari di Bitcoin in un solo giorno.
Si tratta del secondo forte afflusso per il fondo, dopo l’enorme raccolta di 1,12 miliardi di dollari dello scorso novembre.

L’IBIT di BlackRock detiene più del 3% della supply di Bitcoin
Secondo i dati di Dune, piattaforma di analisi on-chain, BlackRock ora controlla oltre il 50% del settore degli ETF su Bitcoin. Con l’ultimo acquisto, il fondo IBIT ha raggiunto un patrimonio superiore ai 56 miliardi di dollari. Per comprendere meglio, si tratta di oltre il 3% della supply totale di Bitcoin.

Gli altri ETF Spot su Bitcoin rallentano gli afflussi
Mentre BlackRock ha continuato ad accumulare fortemente Bitcoin, la maggior parte degli altri ETF Spot americani ha registrato flussi piatti o addirittura deflussi nello stesso giorno.
Il netto contrasto solleva una domanda cruciale: quale visione sta seguendo BlackRock che gli altri operatori sembrano non cogliere?
Secondo diversi analisti, la chiave di lettura risiede nel tempismo e nella strategia. Operazioni di questa portata vengono interpretate come un sostegno strutturale al mercato di Bitcoin: quando un operatore istituzionale delle dimensioni di BlackRock acquista l’asset, contribuisce a stabilizzarne il prezzo, offrendo un livello minimo implicito.
Questo tipo di stabilità è oro per gli investitori in un settore noto per le forti oscillazioni.
Recentemente Samara Cohen, Chief Investment Officer di BlackRock per ETF e indici, ha dichiarato che la maggior parte degli investitori istituzionali è focalizzata su Bitcoin. Una posizione che appare del tutto coerente con il contesto macroeconomico attuale: in un ambiente segnato da incertezza sui tassi d’interesse, pressioni inflazionistiche e tensioni geopolitiche, Bitcoin viene sempre più percepito come un’opportunità strategica di lungo termine, piuttosto che un asset speculativo.
Bitcoin punta a superare la resistenza dei 96.000 dollari
Intanto Bitcoin sta scambiando intorno al livello di 94.750 dollari, con un leggero calo dello 0,3%. Nel grafico mensile è ancora in verde con un guadagno di oltre il 15%.

L’asset non ha registrato forti movimenti di prezzo, ma sta mantenendo un trend rialzista.
La media mobile a 30 giorni (in giallo) sta salendo, mantenendo il trend rialzista. Potrebbe presto superare quella a 200 giorni. Nel grafico giornaliero, si è formato un “Golden Cross” rialzista, un segnale tecnico che spesso anticipa altri aumenti.
Bitcoin ha trovato supporto a 94.000 dollari e continua a puntare ai 95.000 dollari. Solo superato questo livello, l’asset potrebbe tornare a salire verso i 100.000 dollari. L’aumento dell’interesse da parte di investitori istituzionali e retail potrebbe spingere Bitcoin verso un nuovo massimo storico, arrivando a 109.000 dollari.
I livelli da monitorare nei prossimi giorni sono il supporto a 94.000 dollari e le resistenze a 96.000, 98.500 e 100.000 dollari.
Le previsioni per la crypto di maggior valore rimangono positive. Per esempio Geoff Kendrick della banca britannica Standard Chartered, ritiene che l’asset raggiungerà presto un nuovo massimo storico a 120.000 dollari.
Altri analisti sostengono che, grazie al crescente interesse istituzionale, Bitcoin potrebbe raggiungere i 200.000 dollari entro la fine dell’anno.
Si tratta di una soglia chiave anche per Bitcoin Bull. Il progetto ha un sistema di ricompense unico: distribuirà BTC ai suoi titolari quando la crypto di maggior valore toccherà questa soglia di prezzo.
Non ha pianificato un solo airdrop, ma diversi e saranno proporzionati alla quantità di token BTCBULL detenuti nel wallet.
Inoltre gli investitori possono mettere in staking il token nativo con la possibilità di ottenere un reddito passivo. Al momento l’APY è del 79%
Per saperne di più sul progetto, è possibile visitare il sito ufficiale di Bitcoin Bull.
Detto questo, ricordiamo di fare sempre le proprie ricerche. Questo articolo è a scopo puramente informativo e non deve essere considerato una consulenza finanziaria.