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Negli ultimi giorni si è acceso un forte dibattito su Ethereum (ETH). Da una parte, il famoso analista di Wall Street Tom Lee ha previsto un grande futuro per la criptovaluta, con obiettivi di prezzo fino a 62.500 $ nei prossimi anni.
Dall’altra, Andrew Kang, co-fondatore di Mechanism Capital, ha criticato duramente questa visione, definendola poco realistica e basata su argomenti deboli.
Le critiche di Kang a Ethereum
Secondo Kang, l’idea che l’adozione delle stablecoin (criptovalute ancorate al dollaro) e degli asset tokenizzati porterà grandi guadagni ad Ethereum è fuorviante.
Ha fatto notare che, dal 2020, il valore degli asset tokenizzati e i volumi delle transazioni in stablecoin sono aumentati di oltre 100 volte, ma le commissioni sulla rete Ethereum sono rimaste quasi invariate.
Perché?
- Ethereum ha reso le transazioni più efficienti, quindi si paga meno in commissioni.
- Molte attività si sono spostate su altre blockchain come Solana o Arbitrum.
- Tokenizzare asset che si muovono poco (per esempio un bond che si scambia una volta ogni due anni) non genera grandi costi di transazione.
Il paragone con il “petrolio digitale”
Tom Lee ha paragonato Ethereum al “petrolio digitale”, ma Kang non è d’accordo.
Secondo lui, il prezzo del petrolio reale, aggiustato per l’inflazione, è rimasto stabile per oltre un secolo, con solo alcuni picchi temporanei. Se ETH dovesse comportarsi allo stesso modo, non sarebbe affatto una buona notizia per gli investitori.
Kang ha aggiunto che Ethereum si trova in un range di prezzo (tra circa 1.000 $ e 4.800 $) che potrebbe durare ancora a lungo, senza nuovi massimi.
Le banche compreranno ETH? Per Kang no
Un altro punto della critica riguarda le istituzioni finanziarie.
Tom Lee pensa che in futuro banche e grandi aziende compreranno ETH e lo metteranno in staking (bloccandolo per generare rendimenti e sostenere la rete).
Kang non è d’accordo:
- Nessuna banca ha comprato ETH nei propri bilanci.
- Le aziende non accumulano materie prime o azioni di fornitori solo perché usano i loro servizi.
Per lui, aspettarsi che le istituzioni spingano il prezzo di ETH verso l’alto è un errore di valutazione.
La conclusione: due visioni opposte
Kang ha chiuso il suo intervento con parole dure:
«Il valore di Ethereum è gonfiato da errori di valutazione finanziaria. A meno di grandi cambiamenti, ETH rischia di rimanere indietro».
Tom Lee invece resta ottimista, e continua a vedere in Ethereum una delle piattaforme più adatte per la tokenizzazione e la finanza di Wall Street, con obiettivi di prezzo molto ambiziosi: 10.000–12.000 $ entro fine 2025, e fino a 62.500 $ in uno scenario molto positivo.
Al momento, ETH è scambiato intorno ai 4.000 $.
